Riflessioni sul porto galleggiante di Porto Valtravaglia

Riteniamo che in democrazia si debbano rispettare le persone e le rispettive idee e si debbano esprimere i propri punti di vista senza la pretesa di essere i tenutari della verità.

Si deve inoltre avere il coraggio di giudicare le scelte degli altri per quelle che sono: giuste se sono giuste, sbagliate se sono sbagliate, liberandosi di quei preconcetti che attualmente imbrigliano la dialettica politica e che impongono giudizi negativi “per partito preso” nei riguardi delle azioni messe in atto dagli avversari politici.

Con le recenti votazioni sono stati eletti gli attuali amministratori, i quali si sono presi gli onori e gli oneri di governare il nostro Comune.

Ora stanno cercando di attuare quanto avevano proposto nel loro programma elettorale, programma che è stato preferito da un numero maggiore di elettori rispetto a quelli presentati dalle altre due liste.

Occorre quindi rispetto nei riguardi di questi elettori e di chi è stato da loro incaricato di attuare il loro mandato!

Per quanto riguarda il porto galleggiante, vorremmo precisare che sono state ultimate e collaudate le sole opere approvate e finanziate, sulla base di progetti sostenuti dai precedenti amministratori.

Tuttavia è sotto gli occhi di tutti che il porto non è ancora “finito” e che per renderlo agibile occorre fornirlo di tutti gli impianti e gli accessori ancora mancanti.

Quindi occorrono ulteriori progetti da approvare e finanziare. Ma soprattutto occorre la volontà di completarlo.

Gli attuali amministratori non avevano inserito nel programma elettorale alcun intervento per il completamento del porto galleggiante e quindi per coerenza non attuano nulla in tal senso.

Noi non concordiamo su tale impostazione, ma rispettiamo le scelte degli elettori.

A nostro modesto parere il territorio di Porto Valtravaglia ha bisogno di esprimere tutta la sua potenzialità turistica, creando tutte strutture ed infrastrutture che possano richiamare i turisti.

Riteniamo che il turismo sia un’importante “industria” per il nostro paese, che se ben curata potrà procurare posti di lavoro per le future generazioni e commercio per gli esercizi che insistono sul territorio.

I villeggianti possono scegliere il nostro territorio per le vacanze, perché attratti dalle bellezze dell’ambiente e del paesaggio, dal clima mite, dall’estensione delle aree boscate, dalla tranquillità delle nostre contrade, dal rispetto e dalla cordialità dei residenti e non ultimo dai servizi loro offerti.

Occorre valorizzare tutte le potenzialità che offre il territorio e fornire buoni servizi, per rendere più interessante una vacanza a Porto Valtravaglia, piuttosto che nei territori dei comuni limitrofi ovvero sulle rive di altri laghi ugualmente poco distanti dalle città di pianura.

Il porto galleggiante ha appunto lo scopo di offrire un servizio a dei potenziali turisti, che amano percorrere il lago sui loro natanti e che desiderano poterli ormeggiare in località che offrano loro quanto necessario anche per un sereno soggiorno.

La scelta di non completare il porto è un blocco alla valorizzazione turistica del nostro territorio, che determina un rallentamento degli investimenti e per conseguenza un ostacolo alla creazione di nuovi posti di lavoro.

Gli amministratori attuali hanno invece scelto di investire sull’opera che è in corso di realizzazione presso Punta Molino, che fungerà da punto di ormeggio temporaneo per le imbarcazioni, da sostegno della strada provinciale, da passeggiata per collegare il porto comunale con l’area di ormeggio di un privato.

Perché predisporre un sostegno per una strada di proprietà della Provincia di Varese, senza che la stessa finanzi l’opera che è a suo beneficio.

Perché predisporre una passeggiata che potrebbe restare sommersa per molti giorni all’anno e che potrebbe essere pericolosa in quanto non illuminata e non visibile dalla strada sovrastante.

Di certo tale struttura darà i suoi benefici, potrebbe anche fungere da spiaggia per i bagnanti nei mesi estivi.

Tuttavia la stessa poteva essere meglio valutata, soppesata e finanziata se inquadrata in un progetto più organico, che contemplasse il completamento del porto e la messa in opera di tutte le infrastrutture che servono per renderlo più agibile, come appunto è da considerarsi l’opera in fase di realizzazione.

Barassi Bruno, Calloni Arcangelo, Gentilini Luca